da "SCIARE" n° 542 - Aprile 2001  

Da Pininfarina

Progetti: come diventare più veloci del vento

Andrea Anderlini, una delle Frecce Azzurre, è andato a scuola di posizione da Pininfarina, nella Galleria a Vento di Grugliasco (Torino), ospite dell’ingegner Andrea Pininfarina (in persona) e dell’ingegner Antonello Cogotti. Lo ha accompagnato l’ingegner Roberto Vanoli, personaggio del bob, dello skeleton e della velocità in genere.E’ stato uno studio sulla ricerca aerodinamica che ha tenuto anche conto del cosiddetto risucchio che nasce alle spalle dell’atleta. Perciò sono state provate diverse posizioni attraverso un ampio ventaglio di modifiche anche minime e sono stati raggiunti dei risultati che l’ingegner Vanoli ha definito “molto interessanti”.


Il lavoro di Grugliasco è inserito in un contesto che riguarda la squadra italiana del KL e il progetto di divenire economicamente autonoma nell’ambito della Federazione. L’obiettivo è raggiungibile attraverso sponsor e iniziative che al momento sono allo studio.
Quasi tutti gli azzurri sono già entrati nel Club dei 200 all’ora, salvo Marco Ratto e Francesco Saldarini che l’anno scorso non hanno indovinato il giorno più felice per buttarsi a Les Arcs sulla pista delle magie. E’ ancora fuori dai 200 anche Elena Banfo che però li ha sfiorati con un tuffo a 196,937 km/h. L’azzurra è un vero fenomeno poichè sono appena due anni che si è accostata alla velocità, in più lavora: assistente alla poltrona di un famoso dentista nei giorni feriali, maestra di sci a Bielmonte il sabato e la domenica. Dunque non ha neppure un attimo per andare in palestra. Però è molto giovane, simpatica e carina: il mondo del KL l’ha accolta con simpatia e “le brave” le hanno dato subito buoni consigli con la generosità che caratterizza l’ambiente dei velocisti. Uno dei problemi che ha affrontato e forse definitivamente risolto riguarda l’appoggio piatto degli sci. La soluzione è in una serie di cunei di altezza diversa da inserire tra lo sci e lo scarpone in modo da evitare il lavoro degli spigoli. Una sua visita da Pininfarina dovrebbe inoltre favorire la scelta della posizione ideale non solo per superare i 202 km/h per ottenere il record italiano. Può salire molto più in alto. Lo stesso Anderlini ha il proposito di toccare quest’anno i 210 all’ora. E non è il solo.